domenica 9 gennaio 2011

Vita di strada

Una delle cose piu spettacolari di Callcutta e' che la vita degli indiani si svolge non dietro le pareti di una casa ma SULLA STRADA e tutti i passanti sono invitati a partecipare alle varie vicende che vi capitano.
L'unico modo per capire un po del loro mondo e' accovacciarci anche noi sul marciapiede e permettere che ci sia uno scambio. e' l'esempio della famiglia di fronte al nostro albergo a cui abbiamo dato cibo e coperte o quello di Cocumonu, la ragazzina che vive fuori dai portoni di Shishu Bavans. Le avevo promesso del latte per la sorellina prima di sapere che spesso e' una fregatura e che poi lo rivendono, quindi ieri l'ho comprato ma glie l'ho aperto. Mi ha poi preso per mano e abbiamo fatto una passeggiata: mi ha raccontato che ha due sorelline piu piccole, che la mamma e' morta, che il papa e' un uomo cavallo che arriva tardi la sera per preparare alle figlie la cena sul marciapiede. Alla fine mi sono ritrovata in un ristorantino di strada a comprarle due porzioni di riso con pollo per lei e la sua famiglia: ci siamo salutate ridendo con lei che prendeva in giro il garzone indiano che mi guardava imbambolato.

Oggi invece mi sono fatta fare l'henne al piede da una ragazza indiana che si e' autoproclamata sccompagnatrice dei volontari che cercano la mother house aspettandosi un'entrata imponente invece di una porticina su una stradina laterale (e' lei che ci ha accompagnati il primo giorno). Mi ha fatto sedere per terra e ha iniziato a pasticciare sul mio piede...tempo 5 minuti e giuro ero circondata da una decina di indiani di tutte le eta' e le classi sociali che guardavano il lavoro, commentavano e se caso strappavano la bustina dell'henne e contribuivano all'opera d'arte. Mi chiedevano da dove venissi, mi raccontavano le loro storie, mi indicavano oggetti dicendomi come si chiamavano in hindi. Lungo la caviglia mi hanno anche scritto tremolante il mio nome ma siccome non ce'era piu spazio e' venuto fuori cosi
                   A
       BARBA
                  R
...che ridere! Mi manchera' tantissimo tutto questo: penso alle vie pulite svizzere, dove tutti hanno fretta e ognuno pensa a se e poi penso a queste vie affollatissime di persone, animali, mezzi, un rumore insopportabile, una grande poverta', ma dove tutti hanno tempo per scambiarsi una parola, dei consigli, per aiutarsi nella dura impresa che e' la vita.

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