venerdì 3 dicembre 2010

IL CONTRIBUTO DI TUTTI

Domani con esploratori e lupetti saremo impegnati in varie bancarelle per vendere i lavoretti che i ragazzi hanno preparato gli scorsi sabati.
È bello vedere che che tante persone offrono il loro contributo e così facendo partecipano anche loro al nostro campo. Non importa quanto porteremo, ma piuttosto l'essersi impegnati per offrire un aiuto perché, come diceva Madre Teresa, "Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno".
Ancor più dei soldi e del materiale che riusciremo a raccogliere e portare ai poveri , sono convinto dell'importanza del sostegno spirituale dato dall'affetto e impegno che ognuno ha dimostrato.
A Calcutta spero di riuscire a trasmetterelo per far sapere ai malati e ai poveri che non sono soli, abbandonati, ma che i ragazzi della sezione, le famiglie e gli amici, seppur a migliaia di chilometri di distanza si sono impegnati per loro e pensano a loro. Perché, cito ancora una volta Madre Teresa, "La peggiore malattia oggi è il non sentirsi desiderati ne’ amati, il sentirsi abbandonati. Vi sono molte persone al mondo che muoiono di fame, ma un numero ancora maggiore muore per mancanza d’amore".
È evidente che ci sono quindi anche molti poveri anche da noi, che forse sono più difficili da riconoscere ed aiutare, verso i quali anche tutti coloro che non verranno in India, possono fare fare molto...

1 commento:

  1. È consolante sentire che il nostro lavoro sarà sostenuto da tanta altre persone, piccoli e grandi. E devo dire che dà anche una "carica" tutta speciale, che ci fa sentire comunità con coloro che condividono questo gesto. Chi con la preghiera, chi con il materiale raccolto, chi con le offerte in denaro... Sarà bello sentirsi accompagnati a Calcutta da tutta questa gente.

    Maurizio

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