venerdì 31 dicembre 2010

Una giornata spirituale

Eccomi a voi con le prime considerazioni. Condivido molto di quanto e` stato scritto sino ad ora. Calcutta e` una citta` unica, fuori di misura per i nostri criteri.
Le suore sono accoglienti e premurose. La loro casa madre, la` dove e` anche la tomba di Madre Teresa e` di una sobrieta` disarmante ma piacevole. Fa' capire lo spirito di Madre Teresa, la sua corenza con la chiamata particolare.
Ieri abbiamo potuto celebrare proprio accanto alla sua tomba. Si` c'era anche un'emozione particolare. Ma perche` dove ci sono le reliquie di particolari testimoni ci si emoziona e ad ogni Messa non ci commoviamo di ... essere ai piedi della croce mentre Gesu` si offre al Padre e di ricevere il Signore tra le mani? Forse perche` abbiamo bisogno di segni che ci parlano della fedelta` possibile fino al sangue e alla morte, come sant'Iago o come Madre Teresa. Una fedelta` possibile anche per noi... se solo lo vogliamo. Con l'aiuto di Dio naturalmente.
Terminata la Messa ... sorpresa. Una suora mi avvicina e mi chied se posso confessare in inglese! Posso cercare, si`. Bene! Ingaggiato per andare ad accompagnare un gruppo di pellegrini l'indomani (oggi 31.12) ad un santuario (ma che si trattava di un pellegrinaggio e di un santuario l'ho capito solo ... arrivando la`). Chiedo i libri liturgici in inglese, per prepararmi. Svelta me li procura. E io, accanto alla tomba della Madre, per chiedere ispirazione, cerco di mettermi diligentemente a leggere le preghiere e le letture in inglese. E poi anche a preparare un pensiero di omelia.
Arriva la mattina e ... si aspetta che arrivi il bus. Finalmente quando anche i volontari partono per il loro lavoro io mi imbarco su questo bus (dei loro ... ) carico di simpatici indiani, piuttosto attempati, la maggior parte, ma anche un paio di famiglie, con due suore della Carita` e il necessario per il pic - nic. Due ore e un po' di viaggio lungo strade diverse, compresa un' autostrada vera, tre corsie per senso di marcia, ma anche ... il contadino che conduce le due mucche al guinzaglio da una parte all'altra delle carreggiate!
Arriviamo al santuario. Un vero santuario come ce ne sono da noi. Scopro che da alcuni decenni e` servito da salesiani, che ne hanno fatto un vero e proprio centro di spiritualita`, di formazione, di ritiri, ecc. Siamo a Bale, il santuario principale del Bengala, meta di pellegrinaggio per tutti i cattolici dello stato bengalese. E` dedicato alla Vergine Maria del Buon Viaggio. Infatti l' effige della Vergine e` una statua di legno di un veliero portoghese del 1500. I portoghesi la portarono qui alla fine del secolo. Poi vi furono atti di violenza e persecuzione nei quali tre monaci agostiniani portoghesi morirono. Un quarto si salvo` a nuoto, portando via la statua della Vergine, che ando` perduta tra le acque. Poi il monaco venne preso con altri laici e condannato ad essere calpestato dagli elefanti. Ma un elefante lo prese delicatamente con la proboscide e lo porto` davanti al capo Mogul come per implorare pieta`. Tutti i Mogul furono cosi`impressionati, che liberarono tutti i cristiani e diedero loro anche di che ricostruire la chiesetta. Tempo dopo un abitante del villaggio disse: "La Signora ritorna!" infatti un navigatore riporto` in loco la statua della Vergine. Da allora il santuario ha subito diversi ingrandimenti e sistemazioni fino alla fine degli anni '90. anche papa Giovanni Paolo II venne qui.
Dopo l'arrivo e un po' di tempo per girare e vedere il luogo e il santuario, ecco il tempo della preghiera. Adorazione e silenzio per i pellegrini. Tempo di confessione per chi vuole. E per me tempo per credere ancora piu` fortemente che la retta intenzione ben educata e sinceramente vissuta ti mette in rapporto con Dio, molto piu` della sola forma ... perche` fra il mio scarso inglese e il loro ... solo lo Spirito santo capiva giusto. E conto che Lui abbia toccato i cuori piu` di qualche mia parola. Terminate le confessioni ecco la Messa, in una cappella laterale della basilica, con tappeti sui quali sedersi per loro e uno sgabello per me. Arredo e decorazione in stile con i loro gusti. Le suore guidano i canti e i fedeli partecipano con slancio. Una celebrazione sentita e vissuta con gioia da tutti.
Al termine una suora mi segnala che tra i salesiani ce n'e` uno italiano. Lo troviamo. Padre Louis e` in India da ... 75 anni! L'8 gennaio festeggera` i 90 anni! Conobbe padre Mariotta da Locarno e lavoro` con lui un certo tempo. Ora tiene i contatti con i benefattori italiani e continua a scrivere storielle e aneddoti per il catechismo e libri di meditazione per la formazione spiriuale. Fantastico quali energie mentali puo` assicurare l'amore per Dio e per i fedeli.
Pic - nic ... ma all'indiana, con cibo cotto come si deve: riso, pesce, pollo, verdure con le rispettive salse. Gentilmente le suore mi procurano cucchiaio e forchetta ... perche` intuiscono che con le sole dita sarei piuttosto impacciato (eh si`, persino mangiare con le mani la magnoca a Bangui era piu` facile che mangiare il riso...).
Ed e` l'ora del rientro. In bus scopro che questo pellegrinaggio le suor lo organizzano in ogni parrocchia dove sono chiamte a fare catechismo. Il parroco poi sceglie chi mandare, a volte giovani o bambini, altre adulti e anziani, come oggi. La suora mi fa capire che si sono vestiti per la festa, ma che sono di famiglie povere. Anche il pasto allora e` stato forse per loro il pasto di festa per capo d'anno, penso io. Con la consolazione della benedizione divina e dell' intercessione della Vergine Maria.
Perdonate la lunghezza! Compensa i miei silenzi dei giorni scorsi.
E domani anch'io a Pren Dam!
Benedetto 2011 a tutti!
Vostro don Paolo

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