sabato 1 gennaio 2011

auguri per il nuovo anno


La luce cala in fretta qui a Calcutta. Le prime ombre della sera sono gia` li ad aspettarci verso le 16.30. E` anche il momento in cui il traffico e` particolarmente inteso in tutte le strade, grandi o piccole che siano. E per traffico non intendo solo quello delle auto, ma e` traffico di ogni cosa che si muove, con o senza ruote. Tra poco sara` buio e tutti vogliono tornare a casa, fare la spesa per la cena, o addirittura cenare per strada prima di rientrare. Anche noi. Il nostro pezzo di marciapiede l`abbiamo trovato sulla Chamura Bose Road, davanti all1Hotel Circular, a 300 m dalla casa di Madre Teresa. Tutti ne parlano ma noi non l`abbiamo mai conosciuta. Siamo qui solo da un paio d`anni. Il papa` ha sistemato la pensilina di quella che una volta era una fermata dell`autobus. Dietro di noi, a limitare il marciapiede, c`e` l`alto muro di cinta di un grande edificio. Sul lato opposto, una ringhiera arrugginita ci separa dal traffico intenso. Qui la mattina ci stendiamo le coperte a prendere aria. Oggi la giornata e` stata identica a tante altre. Abbiamo girato per la citta`dandoci da fare per riuscire a sopravvivere. Siamo tutti stanchi, ma prima di dormire, dobbiamo disfare i sacchi e togliere il necessario per la notte: le coperte e i vestiti caldi. le coperte le stendiamo per bene sul marciapiede, sotto la tettoia. Con il resto facciamo prepariamo una barriera che ci ripara almeno da un lato. Per il mio fratellino di pochi mesi la mamma ha preparato una specie di telaio con la zanzariera e sopra ci mette la coperta. Ci vestiamo sempre bene altrimenti ci ammaliamo. Provate voi a dormire in strada a 15 gradi per un paio di mesi... Questa sera non si accende il fuoco nella canaletta della strada. Non abbiamo trovato niente di buono da bruciare e magari e` anche meglio, cosi la polizia non viene a disturbarci. Due sere fa abbiamo acceso il fuoco, ma abbiamo fatto un fumo tremendo e quelli dell`albergo di fronte avevano le camere che puzzavano di fumo. Ma noi stavamo bene! Quando arriviamo qui, mettiamo insieme quello che abbiamo trovato durante il giorno e aspettiamo il papa` per preparare la cena. Un po di frutta, qualche pezzo di pane, del riso freddo... Il papa` arriva quasi sempre tardi. E non sempre e` riuscito a trovare un lavoro per quel giorno. Ci sono tanti disoccupati e la concorrenza e` forte. Per lavore si accettano anche solo poche rupie. Lui cerca lavoro come facchino, spazzino, aiutante per ogni cosa, certi giorni porta la merce sulla testa di qua e di la` per ore attraverso la citta`. Se non si ha nemmeno una bicicletta tutto e` piu` difficile, anche trovare un lavoro. Oggi siamo tornati a casa tutti insieme. Abbiamo mangiato un po` di riso caldo e un po` di pollo al curry all`angolo con Ripon Street.

Io ho tre fratellini, di 7, 4 e 1 anno. Siccome sono io la piu` grande e ho 10 anni, mi devo occupare spesso del piccolino. E lui, non sempre ha tutto il latte di cui ha bisogno, cosi di notte non dorme bene. Mentre noi grandi prepariamo per la notte, gli altri due fratelli giocano con i bambini dei nostri vicini di marciapiede. La loro casa non e` bella come la nostra, non hanno il tetto e quando arriva la stagione delle piogge si devono sempre coprire con delle plastiche. Ho freddo e ancora fame. Sono stanca e non vedo l`ora di poter dormire. Spero che il piccolo non pianga perche` ha troppa fame. Ieri mi ha tenuta sveglia tanto tempo e lo sentivano anche dall`altra parte della strada. Al rumore del traffico, che di notte diminuisce solo un po`, ci sono abituata, anche alla puzza dei gas e alla cappa di smog che scende la sera, ma il pianto del fratellino non lo sopporto. Vorrei tanto che potessimo guadagnare qualche rupia in piu` per comprare il latte che gli manca. Mi piacerebbe che, domani mattina, il papa` potesse accendere un fuoco. Tre mattine fa l`ha fatto. Aveva trovato li vicino un vecchio sedile d`automobile e ha bruciato le fibre di cocco dell`imbottitura. Cosi anche i miei fratellini hanno potuto scaldarsi mentre facevano la pipi accovacciati nella canaletta della strada.

Vorrei tanto andare a scuola. Oggi ho visto sul un manifesto che dal tre febbraio sono aperte le iscrizioni a una scuola che ha anche l`aula per i computer. Ma i miei genitori non hanno i soldi per mandarmi a scuola, per comprarmi la divisa e i libri. Ma ok, per stasera pensiamo a dormire. Domani la giornata sara` ancora una volta troppo lunga per i miei 10 anni. Intanto, la gente che ci passa accanto sul marciapiede non ci da fastidio e non ci importuna, non fanno caso a noi. Semplicemente non esistiamo.

Chissa` se per maggio il papa` avra` trovato un lavoro fisso? Uno qualsiasi? Cosi magari potremo cambiare casa, avere un tetto vero e non ci bagneremo piu` quando ci sara` la stagione dei monsoni. Questa tettoia non ci protegge piu` abbastanza. Stare fuori cosi ci fa ammalare e i soldi per le medicine non ci sono…

Da quando abbiamo deciso di lasciare la campagna perche` non eravamo proprietari della terra su cui vivevamo gia` poveramente, mi sembra che ci vada tutto storto!

Ma dovra` essere cosi per sempre?

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