lunedì 10 gennaio 2011

Solitamente sulla via per Prem Dan ogni mattina parlavamo in continuazione mostrandoci a vicenda le cose assurde che si vedevano per strada. Eravamo presi da una certa euforia e si scattavano foto in continuazione.
Stamattina e` stato diverso. Camminavamo in silenzio, come stessimo facendo una processione. Come sempre abbiamo visto scene tremende, ma al posto di meravigliarcene, siamo passati senza commentare, come se fosse normale. La nostra psiche ha messo uno scudo per difenderci da questa realta` assurda? Non mi sorpenderebbe se fosse cosi e da un lato capisco i milioni di indiani benestanti che sembrano non curarsi della poverta` attorno a loro... In realta` sono profondamente triste perche` dopo tutto questo tempo, comincio a rendermi conto che mentre per me domani sara` tutto finito, per la maggior parte della gente di qui, questa tremenda realta` durera` tutta la loro vita.
Nonostante cio` l`ultima mattina di lavoro a Prem Dan mi da speranza e anche se si tratta di una goccia nell`oceano, l`ultimo saluto ai pazienti mi riempie di gioia. Anche se forse un giorno tornero`, difficilmente incontrero` ancora qualcuno di loro. Mentre abbraccio il mio ometto preferito mi viene da piangere, ma mi trattengo... Lui mi saluta con un magnifico sorriso, uno dei tanti bei ricordi che portero` a casa...

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