sabato 8 gennaio 2011

I pazienti di Prem Dan

Continuano a susseguirsi volontari da ogni parte del mondo con una permanenza media di 1-2 settimane.
In realta` i primi volontari a Prem Dan sono i pazienti stessi che si aiutano e scherzano a vicenda. Sono restati piu o meno gli stessi dal nostro arrivo.
I piu fortunati guariscono e vengono dimessi dopo pochi mesi (alcuni rimangono come aiutanti i quali spesso si distinguono difficilmente dai pazienti), altri vi restano per anni, alcuni terminano qui la loro esistenza terrena.

Ci sono malati fisici e/o di mente, adulti, anziani e giovani, donne e uomini, indu`, cattolici e mussulmani, poveri nati e vissuti in strada, ma anche persone normali che per un motivo o l`altro si sono ammalate o hanno avuto un incidente grave,... insomamma c`e di tutto!

In queste due settimane ho avuto occasione di stare con loro e osservandoli con attenzione posso dire di cominciare a conoscerli.

Un paziente di cui ho gia scritto e` una specie di ometto grassottello che quando arriviamo al mattino e` sempre imbacuccato in una coperta. Non riesce praticamente a muoversi, ma quel poco che puo fare ci tiene a farlo lui e brontola se si prova ad aiutarlo. Ha un luminoso sorriso che infonde serenita`. Quando non ho niente da fare mi siedo accanto a lui, e ogni tanto lo sfrego vigorosamente per scaldarlo. E` qui da 10 anni.

Vicino si trova sempre un ragazzo, molto scuro di pelle, che parla a fatica e ha sempre una smorfia che mette in evidenza una bella dentatura, fatto raro da queste parti... Solo dopo alcuni giorni ho capito che questi due pazienti sono in realta grandi amici e formano una specie di simbiosi, l`uomo e` la mente, il ragazzo il corpo!

Vicino alla gabbia dei cocoriti, sempre un po` isolato, sta sempre un omino completamente coperto da delle grosse pustole. Non so cosa abbia, ma fa un po` effetto e pochi gli si avvicinano. Il semplice fatto di dargli un po` d`attenzione lo rende contento, cosi` mi siedo accanto e stiamo un po` assieme.

Sullo stesso muretto si trova un giovane uomo, malato di mente. Ha una faccia da bambino e appena gli si da attenzione cerca il contatto fisico, ti prende le mani e massaggia le braccia. Ride e fa dei gesti strani. Io faccio finta di capirlo, anche se praticamente non parla e lui mi stringe forte.

Un paziente di cui ho conosciuto la storia era un bigliettaio del treno che ha avuto un incidente ed ha perso un piede. Non avendo ricevuto delle cure adeguate (le suore ci hanno detto che gli ospedali sono piu sporchi delle strade!) l`infezione e` avanzata ed e` stato raccattato appena in tempo per un amputazione dell`intera gamba grazie alla quale gli e` stata salvata la vita.

Senza un posto fisso un ragazzotto dalla faccia paffuta si aggira per il piazzale. E` timido, ma si avvicina curioso ai volontari che stanno con gli altri pazienti. Ogni tanto improvvisamente grida qualcosa,altrimenti non dice niente. L`ho sempre visto con una grossa fasciatura alla testa. Stamattina l`hanno tolta ed e` rimasta un`enorme tumefazione nera. MOlte delle ferite dei pazienti sono talmente profonde che lasceranno sempre un segno...

Uno dei pazienti piu giovani e un ragazzino che perde sempre bava dalla bocca ed ha una malattia della pelle, penso la scabbia che lo tormenta in continuazione. Ha uno sguardo perso nel vuoto e mi domando cosa pensi. Un volontario gli gratta schiena e pancia e lui e` contento.

Chi piu mi ha sorpreso e` un giovane uomo, praticamente schelettrico che negli scorsi giorni pensavo morisse. Era talmente stanco e magro che non riusciva a parlare, mangiare e stare seduto. Ha un piede avvolto in una palla di garza sporca e si capisce che e` amputato. Sulla gamba aveva una ferita piena di mosche che ho medicato semplicemente, alcuni giorni fa`. Adesso la ferita e` cicatrizzata, sta seduto da solo e mangia senza aiuto.. un piccolo miracolo!

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