domenica 9 gennaio 2011

Penultimo giorno a Calcutta

Siamo ormai purtroppo agli sgoccioli, il gruppo si e' ridotto a quattro.
Essendo domenica volevamo tornare a Nabo Jibon a lavare i bambini di strada ma dovendo giustamente lasciare il posto ai volontari che non ci sono ancora andati, ci siamo avviati verso Prem Dam.
Dopo aver lavato la solita pila di panni entro nel salone dormitorio ad aiutare a fare i letti e noto che le lenzuola, che vengono cambiate ogni giorno (la maggioranza delle ospiti e' incontinente) e che solitamente sono lise a quadretti colorati, sono di un elegante bordeaux. Lo commento con una volontaria e mi risponde: "Ma certo, e' domenica!!" La cosa mi colpisce: moltissime delle donnine di Premdan sono anziane e confuse o cieche o altrove con la mente...e' necessario fare loro questa attenzione di cui probabilmente neanche si accorgono?
La risposta e' ovviamente SI. Premdan non cura solo le ferite fisiche ma cerca di ridare una dignita' a chi per tutta la vita e' stato trattato come una bestia. Molte delle ospiti non camminano ma strisciano per terra come ragnetti non perche' non ne sono in grado ma perche' per anni sono state rigettate dalla societa'. Le lenzuola bordeaux hanno lo stesso, grande valore del "frivolo" smalto, del gilet rosso che indossavano tutti il primo dell'anno.

Questo pomeriggio c'era la mezza idea di andare a Dahia dan, la casa dei ragazzi handicappati, ma abbiamo imparato la lezione: Calcutta e' una citta' che assorbe tutte le energie, bisogna fare le cose con calma senza stressarsi senno' non ce la facciamo. Per cui dopo il pisolo (io ho dormito, non so gli altri) siamo andati a fare spese folli...ho portato i tre men in un negozietto di due ragazzi indiani disponibilissimi. In qualita' di consigliatrice personale e indossatrice posso assicurare che e' stato uno spettacolo vedere Maaurizio, Antonio e Seba districarsi fra pashmine, collane, borse, vestiti e chi-piu-ne-ha-piu-ne-metta immaginando cosa potesse piacere a figlie, mogli, fidanzate varie!!

Questa sera probabilmente andremo a mangiare alla taberna vasca, unico ristorante dove si mangia cibo europeo, anche l'insalata (dopo esserci assicurati che viene lavata con l'acqua minerale)...ieri sera per dessert abbiamo avuto un VERO muffin al cioccolato con un VERO cappuccino!! Se infatti la prima settimana abbiamo sperimentato parecchio il cibo indiano, dopo essere stati male tutti, ora le nostre voglie sono molto meno etniche e agognano un bel piattone di polenta e brasato!

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