venerdì 7 gennaio 2011

Padroni del cielo

Sulle Ande volano alti i condor, Venezia ha i suoi piccioni, Lugano ha i cormorani (ormai famosi...) e ancora qualche rondine...
Nel cielo di Calcutta non ci sono condor e piccioni, non ci sono cormorani e rondini,...solo pochi passeri. Sopra Calcutta governano i corvi. Dall'alba al tramonto, in ogni luogo, incombe la loro ombra. Il rauco gracchiare riempie gli spazi lasciati vuoti dai clacson. Sono migliaia, milioni. Grossi, lucidi e neri. Il becco lungo, affilato, possente. Ti guardano dal basso all'alto e viceversa, appollaiati sulla rete infinita di cavi elettrici, con occhio di sfida. Lasciano cadere il loro guano su ogni cosa. Non hanno paura. Conoscono bene l'uomo. Sono intelligenti. Niente scappa alla loro attenzione. Volano in stormi, a piccoli gruppi, da soli. Non importa dove e quando, ci sono sempre. Controllano e osservano tutto quello che succede a terra. Li incontriamo durante il nostro percorso dall' albergo a Prem Dan, sulle strade e lungo i binari della ferrovia. Quando e` l'ora del pranzo arrivano e cominciano a volare in tondo sopra il piazzale, come se avessero l'orologio. Poi alcuni si fermano, appollaiati sulle palme e sui parapetti dei tetti circostanti. Aspettano, non hanno fretta, sanno che arrivera` anche il loro turno. Qui non c'e` spazzatura da beccare, c'e` di meglio. Poi ripartono, sazi. Riprendono il loro volteggiare, richiamati da una citta' immensa, disordinata e sporca.

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