venerdì 7 gennaio 2011

Ma gli aquiloni volano ancora?

Park Circus, la stazione che brulica di gente, la bidonville che avvolge letteralmente i binari della ferrovia (da un lato i tuguri in mattone con i tetti in tegole e dall`altro la tendopoli con enormi teloni neri e centinaia di copertoni sopra per non lasciarli volare), nugoli di bambini miseramente vestiti e sporchi all`inverosimile e nel cielo centinaia di aquiloni colorati simili a farfalle gioiose e allegre che si stagliano nel cielo grigio e plumbeo caratteristico dell`estate di Calcutta.
Era questa l`immagine piu` piu` significativa che mi portavo dentro della mia prima esperienza di volontariato a Calcutta. L`immagine della miseria peggiore, della poverta` piu` sconvolgente, del degrado umano che costringe migliaia di persone a sopravvivere in condizioni disumane contrapposta a quella degli aquiloni che i bambini facevano volare in cielo gioiosi e felici che il loro aquilone potesse librarsi lassu` in alto, sempre piu` in alto dove la miseria e la poverta` non esistono. Quegli aquiloni rappresentavano per loro l`unica speranza di poter raggiungere un mondo piu` giusto, piu` bello, piu` umano. Una speranza pero` appesa a un esile filo di lana che la maggiore parte delle volte svaniva d`incanto proprio come il quadrato di plastica colorata, recuperata nel mucchio dell`immondizia, portato dal vento si incagliava nella selva di fili elettrici che sovrasta la stazione. Quella speranza, quel sogno fugace di libertza`, quel desiderio anche solo di breve durata non li ho piu` rivisti.
Infatti quando venerdi` scorso mi sono recato a Prem Dan (= Dono d`Amore), la casa delle suore dove quest`anno presto servizio, situata anch`essa a ridosso della ferrovia nel bel mezzo della bidonville (con un alto muro di cinta che la isola e la protegge), non ho visto gli aquiloni sono rimasto deluso. Mi sono allora chiesto se a Calcutta non esistono piu` sogni di liberta`, speranza di un mondo migliore e uguale per tutti.
Certamente no, perche` il lavoro umile, semplice, ricco dell`amore infinito del Signore che svolgono le suore di Madre Teresa, autentici angeli del cielo, dimostra proprio l`opposto.
Ma allora perche` gli aquiloni non volano piu` nel cielo sopra Park Cirkus?
La risposta non l`ho cercata, ma conservo negli occhi e nel cuore quella stupenda immagine dell`estate 2003 confortata dalla convinzione di allora e confermata ancora oggi che la speranza e` l`ultima a morire dove ci sono persone che dedicano il meglio di se stesse per dare significato alle due seplici paroline I THURST (ho sete) scritte accanto alla croce del crocifisso in tutte la case delle suore. Il Signore ha sete dell`amore dell`uomo. Se l`uomo riuscira` a soddisfare completamente questa sete il mondo allora diventera` piu` bello e gli aquiloni riprenderanno a volare liberi nel cielo, non solo di Calcutta, senza piu` trovare ostacoli. Sogno? Illusione? Speranza?

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