sabato 1 gennaio 2011

I volontari di Calcutta

Ormai e` qualche giorno che siamo in questa straordinaria citta` ed abbiamo gia` incrociato diversi volontari. E` impossibile farne un unico identikit tipo, quindi vi racconto qualcosa di alcuni che ho incontrato (premetto che sono scarsissimo con i nomi e me li sono gia` scordati quasi tutti…):

Volontario 1: Spagnola alta e magra, sulla quarantina, viene a Calcutta da oltre 15 anni per 6 mesi all`anno. Ci ha chiesto aiuto il secondo giorno per fare i sacchetti da dare in dono agli uomini cavallo. E` lei che da diversi anni ha preso in mano questa azione. Ne sono rimasto colpito subito e quando ci ha chiesto se volevamo aiutarla non ho esitato un secondo a risponderle.

Volontario 2: Signora spagnola che ci ha spiegato al momento dell`iscrizione come sono organizzati i volontari, quali case ci sono, che lavori si possono fare, ecc… Grande solarita` ed entusiasmo trasparaiono da questa donna che sembra una presentatrice televisiva sudamericane ed invece si prodiga per i piu` poveri.

Volontario 3: Gianluca, un signore di Bologna che da qualche anno viene a Calcutta a passare le sue vacanze come volontario alla casa di Daiadan dove si trovano. I bambini handicappati. E` un venditore di elettrodomestici, tranquillo e dai toni pacati. Una sera lo abbiamo invitato a cena. Mi racconta che lui viene da solo, mentre la moglie va altrove, ma e` contento della scelta.

Volontario 4: Gruppetto di giovani e simpatici cinesi di Hong Kong che abbiamo conosciuto mentre lavavamo assieme le stoviglie a Prem Dan. Tanti volontari provengono dai paesi asiatici vicini che distano poche ore di volo. Stanno quasi sempre in gruppo e come delle formiche sono dei grandi lavoratori.

Volontario 5: Ragazzo giapponese che parla inglese peggio di me e chiede a tutti di leggere un foglio scritto a mano in cui parla del suo migliore amico affetto da una grave malattia. Ti da un pennarello e devi scrivergli una dedica su pezzo di stoffa, poi ti ringrazia calorosamente.

Volontario 6: Ragazzo Indiano, forse il piu giovane volontario che ho incontrato, di 17 anni. Proviene da una famiglia agiata che lo ha spinto in questa scelta. Parla bene inglese e mi racconta dell`India e di Calcutta. Con uno sguardo intenso e sincero mi dice – farei questo lavoro anche tutta la vita -

Volontario 7: Signore indiano che nonstante camicia, pantaloni scuri e scarpe eleganti lavora a Prem Dan per dare il suo aiuto. Sembra uno snob, ma in realta e` come tutti noi pronto ad offrire il proprio aiuto. Gli dico che e` difficile comunicare con I malati a causa della lingua e lui si offre per farmi da interprete mentre intervisto un paziente.

Volontario 8: Anziano signore irlandese che da 9 anni viene a Calcutta per lavorare a Kaligaht. E` un omone alto dai capelli bianchi e il portamento distinto, ma molto alla mano con tutti quanti.

Volontario 9: Barbuto ragazzo spagnolo, probabilmente della mia eta` (29) che stava girando l`India con degli amici e arrivato a Calcutta ha deciso di fermarsi un po` . Lavora a Prem Dan da 3 settimane e si vede che e` piu` esparto di noi.

Volontario 10: Giovane uomo di colore delle isole Maurzius che ho incontrato mentre portavo al gabinetto un paziente paralizzato e dopo averlo spogliato e messo sull`asse attendevo fuori che mi chiamasse.

Volontario 11: Sembra l`opposto di un indiano, e` un ragazzo grande e grosso e viene dagli Stati Uniti. Assieme ad altri suoi colleghi restera` 4 giorni a fare il volontario dopo aver fatto un roccambolesco volo di ben 22 ore dalla Carolina del sud.

Tanti volontati di paesi, eta`, lingue, religione, esperienze diverse, riuniti per aiutare dei poveri disperati in culo al mondo… uno dei tanti miracoli di Madre Teresa!

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