domenica 9 gennaio 2011

Contrasti a Calcutta

La nostra attenzione e' sempre pronta a cogliere i segnali che questa citta', cosi' grande e cosi' diversa dalle nostre, ci manda. Siamo spesso colpiti da situazioni che ci fanno capire come in questo luogo convivono elementi che tra di loro sembrano essere uno l'opposto dell'altro.

Ecco un breve elenco di alcuni contrasti visti a Calcuta.

- I volontari americani, puliti, ipervitaminizzati e rigorosamente XXL, occuparsi dei malati di Prem Dan, denutriti, magrissimi e storpi.

- La vita all'occidentale della Park Street, con luminarie, Mac Donald e negozio della Rolex, con le strade a pochi metri di distanza dove la gente muore di fame.

- La pulizia e l'ordine delle case delle Missionarie della Carita' con il degrado e la sporcizia del mondo che sta attorno.

- L'altare dedicato alla dea Kali accanto all'edicola con l'immagine di Madre Teresa.

- Il canto armonioso delle cento e piu' suore nella cappella della casa madre con i rumori infernali della strada di fuori.

- Il "green" di tennis circondato da un muretto sul quale sono appoggiati i teli delle tende della gente che vive sui marciapiedi.

- Il metro', modernissimo e funzionante, e l'uomo-cavallo che percorre a piedi nudi le vie della citta'.

- I parchi della citta', perlopiu' desolatamente vuoti e poco sfruttati dagli indiani e le vie del centro, dove sei circondato da una fiumana di persone.

- La messa alla casa madre, mentre fuori senti i suoni degli altoparlanti che chiamano i musulmani alla preghiera.

I colori vivavci del mercato dei fiori e il grigio cupo del viottolo dove vivono e lavorano i fabbri.

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